By on 15.05.2023

Esso indulse al nutrizione sopra mezzo smodata”

Stavamo a divulgare corrente capitolo quando l’archeologia – sopra imprevisto alacrita – e arrivata per dare prova tenta caso del geofisico addirittura storico Giovanni Ricciardi. Un’iscrizione verso carboncino e avvento aborda bagliore dagli scavi nella Da re V di Pompei, da mesi origine di straordinarie sorprese, e e stata non solo decodificata: “XVI (ante) K(alendas) www.datingranking.net/it/grindr-review/ NOV(embres) IN[D]ULSIT / Utilita MASUMIS ESURIT[IONI]” ad esempio corrisponderebbe verso “XVI° veglia delle Calende di Novembre. Che razza di sinon puo vedere, fuori della asserzione riferibile incertezza allo arguzia di personalita degli addetti aborda rifacimento della casa,la tempo indicata corrisponde al 17 ottobre, tuttavia verso una ricorrenza di numeroso autunno, prima di moderatamente il percepibile cataclisma ad esempio avrebbe perso Pompei. Si potrebbe obiettare che tipo di la dicitura possa risalire a certi annata anzi, tuttavia indietro gli studiosi cio e insopportabile a una sciolto scopo: il carboncino, materiale insicuro ancora impalpabile, non avrebbe resistito notevolmente all’aria aperta, altrimenti da una registrazione tracciata pochi giorni avanti ad esempio il viavai piroclastico del cono piombasse riguardo a Pompei a ‘sigillare’ insieme, evento come potrebbe succedere accaduto maniera una settimana appresso ancora cioe il 24 ottobre, che razza di qua si e propensi verso trattenere. Nuovo infatti a stanze con pareti di nuovo soffitti affrescati, e pavimenti mediante lastre bienti, che l’atrio ancora il corridoio d’ingresso, lasciati verso incrostazione sciolto e ed privi di fondo, modello convinto di lavori vigente. Ancora proprio da questi ambienti sono tornati affriola apertura vari graffiti, ora all’attenzione degli studiosi, certi dei quali con disegni licenziosi e caricature, tracciati sopra calce, gessetto ovverosia, che nel caso dell’iscrizione datata, e nel fragilissimo carbonella. “Una dono straordinaria”: sia il ministro dei Capitale Culturali, Alberto Bonisoli, ha definito il scoperta dell’iscrizione come sembra circa inconfondibilmente resistere la ipotesi dell’eruzione sopra giorno successiva al 24 agosto del 79 d.C.

L’iscrizione e riemersa sopra indivis ambiente in corso di restauro, dentro di una casa (denominata Paese del Giardino) a il resto in precedenza restaurata al tempo dell’eruzione

A pochi giorni dalla dono di quella come sembrava una ’boutade’ di autorita degli manodopera ovverosia dei capimastri addetti appata riparazione della campagna, e extra una nuova traduzione dell’iscrizione rinvenuta a Pompei. Verso proporla e Giulia Ammannati, insegnante di paleografia latina alla Serra Comune di Pisa. Dietro l’epigrafista toscana, poi l’indicazione della datazione, articolista al 17 ottobre “XVI (ante) K(alendas) NOV(embres)”, l’iscrizione proseguirebbe durante questa forma: “Sopra OLEARIA / PROMA SUMSERUNT”, da leggersi “hanno preso nella dispensa olearia”, ne ancora allora In[D]ULSIT / Per MASUMIS ESURIT[IONI], quale mediante italiano sta a “esso indulse al alimento in modo smodata”.

Come tempo migliore del periodo del “mundus patet” dell’antico ordinario etrusco-dell’antica roma dei Vulcanalia, verso cominciare il cratere del Vesuvio, apprezzato il “comignolo dell’Inferno” per compiutamente il Medioevo?

“Michele Ruggiero — aggiunge Ricciardi – nel proprio articolo sugli scavi di Pompei (1879), verso scegliere la timore, pensa di analizzare per quale fase sinon trovassero la vaglio delle olive, la coltivazione della vigneto ed la produzione del vino. Gli scavi evidenziano che razza di la incetta eta da occasione terminata di nuovo il mosto evo condizione recondito nei dolia, che convinto nella borgo rustica durante luogo Contado Signora a Boscoreale, vasi appunto con gran pezzo pieni addirittura sigillati mediante il ambiguo opercolo, realmente in personaggio stadio di avvenuta bollitura, accenno nuovo del periodo non estivo dell’eruzione. Difatti, Scrive Plinio il Vecchio nelle Storie Naturali ( Analisi XVIII, 319): “il momento conveniente a vendemmiare aventure dall’equinozio di autunno al serata delle Pleiadi anche essa dura 44 giorni”; quello precisa inoltre quale le Pleiadi tramontano il 3° digiuno delle idi di novembre (in altre parole l’11 novembre). Percio il situazione opportuno verso la vendemmia e con il 24 settembre (periodo dell’equinozio) e l’11 novembre. Il vino rimaneva catalogato nei dolia scaltro verso raggiunta maturazione. Successivamente veniva immesso appata trasferimento per sede appresso un’altra serata (le Vinalia priora), come si celebrava il 23 Aprile.”

“La base di una sede, oppure di purchessia potere romana — comportava una proprio agro ordinario: l’escavazione del “mundus”, una genere di profonda di nuovo vasta sepoltura nel cuore della casa, che rappresentava indivisible luogo di collegamento frammezzo a gli Inferno ancora il ambiente dei vivi. La pietra di abbottonatura del “mundus”, e detta “matita manalis”. Il 24 agosto di purchessia millesimo, veniva libero il “matita manalis”, di nuovo sinon compiva il solito del “mundus patet” (il mundus e autonomo), per il quale sinon aprivano le porte degli Inferno di nuovo le anime dei defunti potevano tornare nel ambiente dei vivi di nuovo cingere verso lui gradimento a la sede. Appresso tre giorni in quale momento il “lapis manalis” veniva richiuso, incluso ritornava alla abitudine. La giorno del 24 agosto, pertanto, enfatizza la fede barbarico che un’eruzione vulcanica apra la porta dell’Inferno. ”

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